Il pugilato, conosciuto anche con il termine francese boxe, è uno degli sport da combattimento più noti al mondo. Oltre ad essere molto popolare è anche molto antico: alcuni reperti dimostrano che già nella Preistoria le persone combattevano. Anche i Greci, gli Etruschi e i Romani si dilettavano in questa disciplina con la differenza che i primi permettevano l’uso anche degli arti inferiori mentre gli altri due solo di quelli superiori. Ovviamente con il passare dei secoli la boxe è cambiata sempre di più, trasformandosi da sport alquanto brutale a disciplina profondamente regolamentata. Nel nostro Paese esiste una vera e propria organizzazione, la Federazione Pugilistica Italiana meglio nota con l’acronimo FPI, che lo governa. A livello di competizione, i pugili sono gli unici atleti appartenenti alla categoria degli sport da combattimento che partecipano alle manifestazioni olimpiche.
Se le regole del pugilato sono uguali per tutti in termini di abbigliamento non è così; ognuno ha le sue preferenze come ad esempio l’abbigliamento boxe leone, da sempre conosciuto come leader del settore.
Caratteristiche e regole del pugilato
Diversamente da quanto pensato dalla maggior parte delle persone, il pugilato è uno sport estremamente regolamentato. In primis c’è una suddivisione in categorie sulla base del peso: si distinguono i dilettanti, a loro volta suddivisi in gruppi che vanno dai minimosca (41 kg) fino ai supermassimi (91 kg), dai professionisti, che comprendono le classi dai paglia (circa 47 kg) fino ai massimi oltre i 90 kg. Durante gli incontri poi, è possibile colpire l’avversario sulla parte laterale e anteriore della testa e del tronco solo con la parte anteriore del guantone. La durata del match dipende dalla categorie: può andare dai 3 round fino anche a 15 con intervalli dalla durata di 1 minuto.
La bibbia della boxe sono le “Regole del marchese di Queensberry”, un manuale scritto da Douglas nel XIX secolo in cui sono enunciati i principi fondamentali di questo sport tutt’ora seguiti. Tra questi troviamo oltre alla distinzione in categorie di peso anche il numero di round, la situazione di ko (knock out) e l’obbligatorietà dell’utilizzo dei guantoni.
E’ una disciplina che coinvolge diverse parti del corpo motivo per cui durante l’allenamento si eseguono esercizi che ne coinvolgono diverse; l’obiettivo finale è quello di creare armonia nello sferrare una serie combinata di colpi.
L’abbigliamento ideale per salire sul ring
Oltre a guantoni, paradenti e casco ci sono altri elementi fondamentali che ti serviranno quando salirai a combattere sul ring.
In primis una canotta che si consiglia di acquistare in materiale elastico, per agevolare i movimenti, e traspirante, per avere un certo comfort. La qualità in questo caso è molto importante e potrete decidere voi se optare per una manica lunga oppure per una classica t-shirt.
Le stesse regole valgono anche per i pantaloncini. Per prima cosa sceglietela della taglia giusta ossia non troppo stretti (altrimenti rischierebbero di soffocarci) ma nemmeno troppo larghi perché potrebbero farci perdere l’equilibrio. Per quanto concerne invece la fattura, il materiale tecnico è sicuramente il migliore così che il nostro corpo possa traspirare durante tutta la durante del nostro allenamento/ incontro e allo stesso tempo avere la garanzia che riesca a resistere ai movimenti di questa disciplina. Per quanto riguarda il design, avrete una vasta gamma a disposizione; l’elemento comune a tutti è la fascia elastica all’altezza dell’addome che ha uno scopo di protezione mentre per quanto riguarda il resto potete soddisfare il gusto personale e perché no, abbinare i vostri pantaloncini allo stile dei vostri guantoni.